Contributi per sostegno imprese agricole

01-09-2023 09:51 -

Pubblicato il decreto che sblocca le risorse previste dalla legge di bilancio 2023 per sostenere l’innovazione tecnologica delle PMI nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura: 75 milioni per ciascuno degli anni 2023, 2024 e 2025. Le risorse serviranno ad erogare contributi a fondo perduto, garanzie su prestiti a breve, medio e lungo termine, nonché contributi per l’abbattimento del costo di accesso a tali garanzie. Per presentare domanda, si dovrà attendere la pubblicazione dell’avviso relativo all’apertura del portale dedicato. Si tratta in particolare di contributi a fondo perduto concessi alle imprese che operano nei settori dell’agricoltura, della pesca e dell’acquacoltura e che investono per la realizzazione e lo sviluppo di progetti di innovazione. Le imprese devono possedere specifici requisiti e investire un importo compreso tra 70.000 e 500.000 euro. Per il settore pesca il limite minimo degli investimenti è 10.000 euro. I tempi e le modalità di presentazione delle domande a Ismea saranno indicate in un successivo provvedimento e gli investimenti dovranno essere effettuati dopo la presentazione della domanda. Il contributo sarà assegnato attraverso una procedura a sportello ed erogato in un’unica soluzione, su un conto corrente intestato esclusivamente al soggetto beneficiario oppure direttamente al fornitore dei beni acquistati.

I progetti devono essere finalizzati all’incremento della produttività grazie alla diffusione delle migliori tecnologie disponibili per: la gestione digitale dell’impresa; l’utilizzo di macchine, di soluzioni robotiche, di sensoristica e di piattaforme e infrastrutture 4.0 per il risparmio dell’acqua e la riduzione dell’impiego di sostanze chimiche; l’utilizzo di sottoprodotti. Le spese ammissibili all’agevolazione sono quelle sostenute per l’acquisto di macchine, strumenti e attrezzature per agricoltura e zootecnia, trattrici agricole e investimenti per la pesca e l’acquacoltura.

Possono presentare la domanda per l’ammissione ai benefici le Pmi singole o associate, comprese le loro cooperative e associazioni, che risultano in possesso dei seguenti requisiti: iscrizione al registro delle imprese con la qualifica di “impresa agricola”, di “impresa ittica” o di “impresa agromeccanica”; essere attive da almeno due anni alla data di presentazione della domanda; avere sede operativa in Italia; non risultare imprese in difficoltà; non aver ricevuto aiuti comunitari individuati come illegali o incompatibili.