Il consumo di prodotti biologici risulta in aumento anche nel primo semestre 2012, continuando la tendenza già registrata nel 2011. Il dato emerge da un´indagine svolta da ISMEA, l´Istituto di servizi per il mercato agricolo alimentare. In particolare, l´incremento è stato del 9% circa nel 2011 e del 6,1% nel primo semestre 2012. Per il 2011 è dipeso principalmente dall´aumento nel consumo di prodotti come uova, biscotti, dolciumi, snack e bevande analcoliche. Nel primo semestre 2012 continuano a crescere le bevande analcoliche, i biscotti, dolciumi e gli snack ed in misura minore i derivati del latte bio. La variazione si registra in quasi tutte le aree geografiche, supportata anche da un aumento del numero di famiglie acquirenti e dal ricorso ad un più ampio assortimento di prodotti bio. Crescono in particolare nei primi sei mesi dell´anno in corso gli acquisti nel Nord Est (+14,2%) e nel Centro (+11%). "Il biologico si conferma un comparto capace di andare in controtendenza e crescere nei momenti di crisi anche nel mercato interno", ha dichiarato il Ministro Catania al riguardo. Il settore italiano vale, al consumo, circa 3 miliardi di euro. Con questi numeri il nostro Paese è quarto nella graduatoria europea, dopo Germania, Francia e Regno Unito, e sesto a livello mondiale. Ismea registra anche una crescita del numero delle famiglie acquirenti, calcolando che, nell´ultimo anno, tre famiglie su quattro hanno acquistato almeno un prodotto biologico e che il 70% della spesa è riconducibile a un gruppo di acquirenti più o meno consolidato.
