Alghe, un´opportunità per i florovivaisti

29-01-2017 19:45 -

Il settore del florovivaismo è in recessione e molte serre sono rimaste vuote. "Un´opportunità per chi vuole passare alla coltivazione di alghe".
La coltivazione di alghe potrebbe dare nuovo ossigeno alle tante aziende agricole attive nel florovivaismo che stanno subendo la crisi. La concorrenza estera e il calo dei consumi hanno costretto mole imprese a chiudere i battenti. Nella sola Lombardia si stima che su 6.200 ettari di serre dal 10 al 15% siano non utilizzate o sotto utilizzate.

Partiamo dall´inizio, che cosa sono le microalghe?
"Sono della alghe, come la Spirulina o la Clorella, che producono preziosi elementi che sono richiesti da molti settori produttivi. Producono ad esempio omega-3, carotenoidi e proteine utili in nutraceutica. Le alghe sono preziose in farmaceutica perché contengono sostanze antiossidanti e antibiotiche. Ma vengono usate anche in cosmesi".

In che modo i proprietari di serre potrebbero coltivare alghe?
"La serra è ideale per la produzione di alghe perché offre un ambiente riparato e controllato. Le imprese agricole potrebbero utilizzare le strutture già esistenti installando dei fotobioreattori per la produzione di alghe. Le serre migliori sono quelle in ferro-vetro perché garantiscono un controllo ottimale dei parametri ambientali, ma anche quelle con coperture plastiche possono essere adattate".

"Il grosso problema è proprio quello di assicurare anche durante i mesi più freddi temperature compatibili con uno sviluppo ottimale dell´alga. Clorella cresce bene a 15 gradi, per Spirulina ci vogliono temperature leggermente più alte. La serra di per sé mantiene un clima protetto all´interno della struttura e con alcuni accorgimenti, come riscaldare l´acqua di crescita, si può produrre tutto l´anno".

In Europa, ma soprattutto in Italia, queste produzioni sono limitate a fronte di una richiesta di mercato in crescita. Mentre nel resto del mondo ci sono forti produttori dai quali importiamo il prodotto finito".