Nuovi voucher lavoro: ecco come si usano in agricoltura

08-08-2018 10:48 -

Le aziende agricole con non più di 5 dipendenti possono assumere lavoratori occasionali con i nuovi voucher, o contratti di prestazione occasionale: grazie a questo strumento, appena modificato dal decreto Dignità, è possibile mettere in regola i lavoratori agricoli che devono svolgere l´attività per brevi periodi, sino a 10 giorni di seguito. I nuovi voucher, cioè i contratti di prestazione occasionale, a differenza dei vecchi buoni lavoro, aboliti nel marzo 2017, non sono dei ticket, ma si attivano direttamente online, dal sito dell´Inps. In base a quanto previsto dalla normativa che ha istituito i presto, per attivare le prestazioni di lavoro occasionale devono essere rispettati i seguenti limiti economici, riferiti all´anno di svolgimento della prestazione lavorativa: per ciascun lavoratore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, i compensi non possono superare i 5mila euro; per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei lavoratori, i compensi non possono superare i 5mila euro; per le prestazioni complessivamente rese da ogni lavoratore per il medesimo utilizzatore, i compensi non possono superare i 2.500 euro. Nel settore agricolo le prestazioni occasionali sono ammesse solo per coloro che non risultano iscritti, nell´anno precedente, negli elenchi anagrafici dei lavoratori agricoli (otd). È possibile attivare un contratto di prestazione occasionale in agricoltura se il lavoratore appartiene a determinate categorie svantaggiate: titolari di pensione di vecchiaia o di invalidità; giovani con meno di 25 anni di età, se studenti; disoccupati; percettori di prestazioni a sostegno del reddito o del reddito di inclusione (Rei o Sia). Il compenso minimo orario per le prestazioni occasionali nel settore agricolo, deve essere pari all´importo della paga oraria individuata dal contratto collettivo (ccnl per gli operai agricoli e florovivaisti), sulla base dell´area di appartenenza del lavoratore (1, 2 o 3).